Fatta eccezione per quelle tedesche, le aziende europee ignorano o sottovalutano la prevenzione del danno ambientale.
Solo poco più dell’1% ha stipulato polizze sul rischio ambientale, impegnandosi concretamente per il ripristino dei danni provocati agli ecosistemi naturali.
Una possibile soluzione al crescente rischio di greenwashing arriva dall’Italia dove Pool Ambiente (poolambiente.it), consorzio di coriassicurazione nato dopo il disastro ambientale di Seveso nel 1979 e centro d’eccellenza per i rischi ambientali, ha implementato e sviluppato, in collaborazione con l’UNI – Ente Italiano di Normazione, la Certificazione “Ambiente Protetto” – PdR UNI 107:2021, un’innovativa attestazione sulla responsabilità ambientale delle aziende.