Con la sempre maggiore pervasività del web nei processi quotidiani, aumenta anche l’attenzione nei confronti di comportamenti illeciti, all’interno della sfera digitale: non solo quindi cyber-risk delle aziende, ma anche bullismo, stalking, revenge porn.
Le compagnie assicurative stanno partecipando attivamente a iniziative sul tema (Ad esempio Generali).Inoltre anche l’offerta di prodotti assicurativi sta aumentando, non solo come pacchetti accessori, ma anche con soluzioni dedicate.
La diffusione di queste polizze non è capillare nel nostro Paese ancora; offrono coperture relative alle spese processuali, alle spese mediche (per supporto psicologico) e altri tipi di supporto relativi ai contenuti. Bisogna però fare attenzione, perché molte di queste polizze non coprono i rischi derivati da attività in rete lesive nei confronti di altri (i cosiddetti haters) né potrebbero tutelare personaggi pubblici o del mondo dello spettacolo.